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LA NOTTE ROSSA 2015. 16, 17 e 18 OTTOBRE 2015.                                 LA FESTA DELLE “CASE DEL POPOLO”.

Case del Popolo, Circoli culturali e Operai. Sono termini usati in diverse aree del nostro Paese per definire luoghi che hanno in comune una stessa storia e un cammino analogo:immobili costruiti con ore di lavoro volontario, sorti spontaneamente nella penisola per dare uno spazio di ritrovo a lavoratori e cittadini.

Nati fin dalla fine del 1800, nel corso degli anni sono stati centri importanti per lo sviluppo del territorio circostante e della coscienza dell’intero Paese. Sono i luoghi in cui sono nate le organizzazioni sociali, in cui si sono affermati diritti e sono state create le prime strutture per rispondere ai bisogni della popolazione.

I bisogni crescenti della attuale società moderna, sia individuali che collettivi, rendono manifesta l’esigenza di tornare a vivere questi luoghi condivisi, in cui valorizzare il proprio impregno civile e per rafforzare l’azione per il rinnovamento della società assieme ad altri.

Da questa esigenza nasce l’idea di far rivivere le Case del Popolo e i luoghi che ne condividono la storia.
Questi spazi, che esistono ancora oggi grazie ai volontari che gratuitamente li gestiscono, possono ritornare ad essere, nuovamente, luoghi in cui confrontarsi e condurre battaglie civile e sociali.

La Notte Rossa è una manifestazione nazionale che riconosce l’importanza storica di questi luoghi e vuole valorizzarli per farli rivivere e apprezzare anche dalle nuove generazioni. Una sorta di “passaggio del testimone”, che vede i giovani protagonisti di una tre giorni in cui parlare di diritti e nuovi bisogni, affiancando alla storia un rinnovato impegno.

E’ per questo che qualsiasi struttura (case del popolo, circoli politici,  circoli ricreativi e culturali, ecc.) può decidere di partecipare alla manifestazione, formulando autonomamente un proprio programma in cui dare spazio alla promozione  della culturale e lo sviluppo di attività ricreative utili a promuovere la socializzazione tra le persone e migliorare il senso civico e di appartenenza ad una società più giusta e con pieni diritti di cittadinanza.

E’ chiara, quindi, l’ambizione al recupero e alla trasmissione di valori e tradizioni, da coniugare in modo più aggiornato, per far tornare ad essere questi luoghi, spazi di mediazione interculturale e intergenerazionale.

Fondazione Modena 2007.

 

 

 

 Mostra fotografica.

La mostra, promossa dal Gruppo Parlamentare del Partito Democratico, colleziona trenta opere inedite realizzate per l’occasione da artisti contemporanei, noti sul piano nazionale, tra cui una messa a disposizione da parte della Fondazione Modena 2007: l’opera di Bortolotti, intitolata appunto “Berlinguer” .